Ti aspettavo...

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icon4  view post Posted on 14/2/2014, 11:23
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La pubblico in punta di piedi, spero che vi piaccia, ma il mio cervello a volte lavora veloce dandomi idee che nemmeno cercavo.


Ti aspettavo

Non stancarti mai di aspettare perché il giorno più bello della tua vita può arrivare domani.
Romano Battaglia


I
Non ho mai creduto al destino, nemmeno nei miracoli, perché il mio farebbe davvero schifo. Per molto tempo la mia vita è stata in sospeso, i giorni i mesi, tutto quello che sapevo era che se i risultati delle analisi erano positive potevo respirare, se invece erano negative ritornavo su quel filo teso che rappresentava la mia vita.
Un giorno quel filo divenne il mio peggior nemico, tutto era precipitato, nessuna speranza, io ero pronta per quel viaggio che un giorno avrei dovuto fare, che tutto dobbiamo fare, ma lei l’immancabile dottoressa mi disse “fammi provare l’ultima volta”, oramai ero stanca fisicamente, mentalmente, avevo provato di tutto, tutto quello che c’era da sperimentare l’avevo sperimentato, tutto quello che già era conosciuto l’avevo provato. Ma non so perché accettai, diedi il mio consenso, ma in quel momento iniziò la caccia al tesoro, cercavo un donatore compatibile, in tanti avevano dato il consenso ma nessuno era compatibile, poi la mia instancabile madre volle allargare la ricerca, con il resto della mia famiglia, ed uno dei suoi nipoti decise di chiedere ai suoi amici tra cui c’eri tu, di fare il test, io ero scettica, avevo un gruppo sanguigno troppo raro, ma chissà per quale miracolo noi eravamo compatibili, non ti conoscevo di persona, ma avevo sentito parlare di te da mio cugino, chi eri cosa facevi, ma tra di noi non c’era nessun legame, ma quella compatibilità cambiò tutto, la mia vita, la tua.
Per tutto quello che avevi visto quel giorno venendo da me, avevi deciso di cambiare la tua vita, avevi visto la sofferenza, le vite delle persone appese a delle speranze, io non mi ricordo di te, perché il giorno che arrivasti ero stata sedata perché soffrivo troppo, ma tu hai cambiato tutto, tutto quello che speravo di non poter ottenere tu me l’hai dato, mi hai ridato il senso della vita, di continuare a combattere, di pensare finalmente al mio futuro


“Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono, ma per coloro che amano il tempo è eternità.”
HENRY VAN DYKE
 
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view post Posted on 14/2/2014, 19:43
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Oddio mary continua,questo piccolo prologo è molto interessante e promette bene!
 
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view post Posted on 16/2/2014, 15:27
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II


Quella mattina era iniziata strana, avevo dormito poco, ero pensieroso, ma non sapevo perché, avevo deciso all’ultimo minuto di accompagnare io i bambini a scuola, avevo bisogno dei loro sorrisini e dei loro perché per iniziare la giornata.
Ero andato a fare una passeggiata al parco, quando mi arrivò un messaggio strano sul telefono da parte di uno dei miei amici “Urgente, tra 30 minuti al solito bar”, che significava???
Andai lì e trovai tutto il mio gruppo di amici che aspettavano, mi preoccupai, che stava succedendo? Poi lui arrivò, era nervoso, non l’avevo mai visto così sconvolto, poi iniziò a parlare, di una delle sue cugine a cui lui era più legato, era gravemente ammalata da dieci anni ed ora stava morendo, ma il suo medico voleva fare un’ultima prova con la donazione di midollo osseo, c’era poco tempo chi era disponibile doveva fare immediatamente il test di compatibilità, alzai senza accorgermene il braccio, sotto le occhiatacce della mia compagna, ma io mi sentivo spinto da una forza che non sapevo da dove veniva.
Tutti quelli che accettarono, andammo immediatamente a fare il test, detestavo gli aghi ma preferivo non pensarci.
I giorni di attesa mi sembrarono anni, ero nervoso, non sapevo perché ma volevo essere io a fare questa cosa.
Il giorno dei risultati arrivò, l’incontro avvenne nel solito bar, quando il mio amico arrivò con la busta chiusa, io ero nervosissimo, mi torturavo le mani nell’attesa, poi la busta venne aperta, i risultati dicevano che io ero l’unico compatibile, caddi in un silenzio tombale, non sentivo niente di quello che mi veniva detto, poi qualcuno iniziò a scuotermi, il mio amico aveva delle domande per me che venivano direttamente da lei, dovevo essere sicuro di volerlo fare senza costrizioni, dovevo essere consapevole di come sarebbe successo, io risposi che volevo farlo, senza costrizioni.
Poi di quello che avvenne dopo mi ricordo poco, solo che ritornai a casa a fare le valigie, di essere passato da casa del mio amico che mi avrebbe accompagnato, di aver visto una foto di lei da adolescente prima che si ammalasse, perché del dopo non ne aveva fatte, poi dell’aereo che mi portò da lei.
Di essere arrivato all’ospedale, di aver lasciato i miei dati, poi di essere passato da lei. Lì mi successe qualcosa che non avevo mai provato: il mio cuore iniziò a battere all’impazzata, sentivo qualcosa che non riuscivo a spiegare, ne avevo sentito parlare da altri del colpo di fulmine mai io non l’avevo mai provato.
Lei era lì in quella stanza sterile, piena tubi che l’aiutavano a sopravvivere, l’unica cosa che volevo fare in quel momento era avvicinarmi a lei e abbracciarla, sussurrandole che tutto sarebbe andato bene.
Mi ricoverarono e iniziarono a farmi tanti controlli, il giorno dopo fu eseguito il trapianto, fummo portati nello stesso tempo nella sala operatoria, potei rivederla, aveva ancora quel tubo in bocca, le sussurrai un “Ti amo” e poi ci portarono via.
Mi risvegliai dopo alcune ore e il mio amico mi disse che dalle prime analisi c’erano stati dei miglioramenti, ero felice, davvero felice.
Mi dimisero dopo qualche giorno, lei non era più nella camera sterile, così potei andare da lei, vederla in quel letto così inerme, le presi la mano, le accarezzai i capelli, lei aprì gli occhi, mi persi nei suoi occhi che mi guardavano, le dissi che quando sarebbe stata bene doveva venire da me, nella mia città perché la volevo nella mia vita, le diedi un bacio sulle labbra, e andai via.
Dissi al medico che aveva aperto gli occhi e mi aveva visto, ma il medico mi rispose che era così piena di antidolorifici che difficilmente mi aveva visto e sentito, ma a me non interessava, lei mi avevo visto, aveva leggermente strizzato gli occhi quando le avevo detto di venire da me quando si sarebbe ripresa.

Ora bisognava solo aspettare

Io l’aspettavo

Ero pronto a tutto quello che sarebbe avvenuto nelle nostre vite
 
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Kikka87
view post Posted on 16/2/2014, 15:51




Mi piace!! Tanto! Sbaglio o i nomi dei protagonisti non li conosciamo ancora? Questo rende ancora il tutto più speciale perchè ti puoi immaginare chiunque!

:D
 
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view post Posted on 16/2/2014, 16:41
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CITAZIONE (Kikka87 @ 16/2/2014, 15:51) 
Mi piace!! Tanto! Sbaglio o i nomi dei protagonisti non li conosciamo ancora? Questo rende ancora il tutto più speciale perchè ti puoi immaginare chiunque!

:D

vuoi la verità :ancora non so come chiamarli :huh: ;) :P :D
 
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Kikka87
view post Posted on 16/2/2014, 16:44




CITAZIONE (fatema87 @ 16/2/2014, 16:41) 
CITAZIONE (Kikka87 @ 16/2/2014, 15:51) 
Mi piace!! Tanto! Sbaglio o i nomi dei protagonisti non li conosciamo ancora? Questo rende ancora il tutto più speciale perchè ti puoi immaginare chiunque!

:D

vuoi la verità :ancora non so come chiamarli :huh: ;) :P :D

Ti posso dare un consiglio allora? Non chiamarli, lasciali anonimi fino alla fine!! La fantasia di chi legge lavora meglio così!
 
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view post Posted on 16/2/2014, 16:59
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Bello mi piace molto! È tutto ancora avvolto nel mistero di chi siano i protagonisti,si sa solo che sono legati dal destino..brava continua così!
 
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andmat
view post Posted on 16/2/2014, 18:01




CITAZIONE (Kikka87 @ 16/2/2014, 16:44) 
CITAZIONE (fatema87 @ 16/2/2014, 16:41) 
vuoi la verità :ancora non so come chiamarli :huh: ;) :P :D

Ti posso dare un consiglio allora? Non chiamarli, lasciali anonimi fino alla fine!! La fantasia di chi legge lavora meglio così!

della serie....fino alla fine si muoreeeeeeeeee..... :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: bellissimooo
 
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view post Posted on 17/2/2014, 08:26

Cadetto

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L'inizio..gia' mi piace....continua a scrivere....
 
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view post Posted on 17/2/2014, 08:34
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finalmente......è bello dopo tanto tempo che qualcuno scriva di nuovo una ff.....
 
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view post Posted on 22/2/2014, 23:50
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III


Iniziarono a trascorrere i secondi, i minuti, le ore, i giorni, iniziai ad uscire da quel torpore che mi era stato indotto, ero viva, mi tolsero il tubo che mi aiutava a respirare, ricominciavo a sentire di nuovo il mio corpo.
Trascorsero alcune settimane prima che potei ritornare me stessa, ero sempre in un letto d’ospedale ma l’allarme era passato per il momento, mi dissero che avevano trovato un donatore e avevano subito eseguito l’intervento, mi dissero che il donatore era un amico di mio cugino che si era subito reso disponibile senza ripensamenti, era quello che volevo, non volevo forzare nessuno in questa cosa, doveva essere cosciente di tutto, chiunque l’avrebbe fatto.
Un giorno mi decisi a chiamare mio cugino, volevo parlare con questa persona per ringraziarlo, caso volle che erano insieme in quel momento, me l’ho passò subito.
Un brivido calmo mi attraversò il corpo quando sentì la sua voce, ne rimasi affascinata.
Parlammo a lungo di tutto quello che era successo, poi mi disse della promessa che gli avevo fatto, non sapevo di cosa parlasse, mi disse che l’ultimo giorno che si trovava in ospedale mi aveva fatto promettere che quando sarei stata bene l’avrei raggiunto, io non ricordavo questa cosa soprattutto perché mi avevano sedata in ospedale, non volle sentire ragioni, mi disse che mi aspettava da lui, io dissi ok, non sapevo quando sarebbe successo ma volevo che succedesse, volevo vederlo. Poi mi disse una cosa che mi colpì “ che io ero una parte di lui, che dopo l’intervento si sentiva legato a me in un modo che non riusciva a spiegare” ne rimasi colpita, perché anch’io sentivo qualcosa per lui senza conoscerlo, solo attraverso la sua voce.
Dopo quella telefonata c’è ne furono altre, tante in realtà, fino a quando un aereo mi portò da lui.
 
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view post Posted on 23/2/2014, 08:39
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Ci siamo quasi....stanno per incontrarsi.....
 
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view post Posted on 9/3/2014, 16:46
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IV


Iniziarono a trascorrere i secondi, i minuti, le ore, i giorni, le poche notizie che ricevevo erano attraverso il mio amico, c’erano giorni in cui mi diceva che le cose erano sempre uguali, altre che stava migliorando, il respiratore le era stato tolto, aveva aperto gli occhi ma era ancora in uno stato di torpore, morivo dalla voglia di sentirla, di parlarle.
Avevo fatta piazza pulita nella mia vita, niente più donne da una notte, niente più donne che stavano con me solo per finire sui giornali, ero diventato un bravo ragazzo, solo famiglia, amici e lavoro, poi avvenne il miracolo.
Eravamo a pranzo fuori quella domenica, il telefono del mio amico iniziò a suonare, lui rispose, e poi sentì pronunciare il suo nome, poi il mio, poco dopo il mio amico mi passò il telefono dicendo che qualcuno voleva parlarmi, ebbi quasi timore, presi il telefono e mi allontanai da orecchie indiscrete.
Finalmente sentivo la sua voce, era molto leggera, mi spiegò che era causata dal respiratore, parlammo a lungo, di tante cose, le chiesi quando sarebbe partita per raggiungermi, lei non capiva di cosa parlavo, così le spiegai che quando avevo lasciato l’ospedale le avevo fatto promettere che quando si sarebbe ripresa mi avrebbe raggiunto.
Lei non capiva ma alla fine riuscì a strapparle un ok, poi le dissi tutto quello che provavo, che dopo l’intervento mi sentivo legato a lei, lei rimase a lungo in silenzio, ma capì che anche lei provava qualcosa.
Terminai la chiamata e restituì il telefono al mio amico, quando mi sedetti a tavola avevo tutti gli occhi puntati a dosso, anche la mia ex era tra quelli, l’avevo lasciata perché avevo capito di non provare niente per lei, soprattutto quando dissi al mio amico che ci eravamo scambiati il numero, tutti rimasero sbalorditi. Da quel giorno iniziammo a sentirci tutti i giorni, era bello sentirla, sapere i progressi che faceva, anche se lei dava il merito esclusivamente a me con la mia donazione, io invece pensavo che lei era una combattente, che dopo aver sofferto tanto era pronta a rialzarmi per andare avanti con me.

Anche l’incontro di un attimo può essere amore. Vannuccio Barbaro
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. Cesare Pavese
 
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