Non pensavo che...

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view post Posted on 13/10/2012, 22:41
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Inspector

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Non pensavo che…


I
Quella vacanza era stata una fuga vera e propria, in quei giorni dovevo essere in viaggio di nozze, invece ero in vacanza con la famiglia, mia madre quando me lo propose non sapevo cosa risponderle, ma lei insistette tanto che alla fine accettai. Organizzò tutto lei, quella vacanza era anche per lei, voleva ritornare nella sua città, nel posto dove andava in vacanza, avevamo tutti bisogno di un cambiamento, di lasciare la nostra casa per cambiare aria. Ma non sapevo che quella vacanza avrebbe cambiato tutto, mi avrebbe portato a fare un passo più lungo di quello che avevo fatto fino a quel momento.
Eravamo in vacanza a Cadice da alcuni giorni, mia madre non faceva altro che raccontarmi della sua adolescenza, di quando andava a Cadice in vacanza con la sua amica Maria, di come si divertivano, Maria più grande di lei di alcuni anni, ma questo non importava perché erano molto amiche. Una mattina mentre eravamo in spiaggia, mia madre continuava a girarsi verso una donna, anche lei guardava in continuazione mia madre, avevo cercato di farla smettere ma lei mi diceva che quella donna le ricordava la sua amica, all’improvviso la donna si avvicinò a noi, mi aspettavo una discussione invece
Maria: Linda sei tu?
Linda: Maria
Maria: si
Linda: non ci posso credere, dopo tanti anni
Io ero incredula più di loro mia madre aveva ragione era proprio la sua amica
Maria: quanti anni sono passati
Linda: un bel po’, direi più di trent’anni
Intanto si avvicinarono delle persone
Maria: Linda ti ricordi i miei figli, Hugo e Consuelo
Linda: sono parecchio cresciuti, erano dei bambini quando sono partita
Maria: invece loro sono i tuoi
Linda: si le mie due figlie Olivia e Martina, lui è mio genero
Maria: non ci posso credere dopo tanti anni ti ho ritrovato
Linda: nemmeno io
Maria: prendete le vostre cose che ti mettiamo vicino
Prendemmo le nostre cose e ci spostammo accanto a loro, mia madre e la sua amica continuavano a parlare a parlare, io continuavo a guardare il mare, ero triste, depressa quella vacanza doveva sollevarmi l’umore io invece mi sentivo uno schifo. Poi arrivò la domanda
Maria: allora non mi hai detto come mai a Cadice?
Linda: diciamo che non stiamo facendo proprio una vacanza, la definirei più una fuga
Hugo: una fuga?
Martina: si una fuga dal mio matrimonio
Hugo: scusa non capisco?
Martina: dovevo sposarmi, ma ho scoperto che il mio fidanzato si era fatto varie amanti
Hugo: alla faccia
Martina: si, la mia famiglia mi ha prelevato di peso e siamo partiti
Hugo: cambio d’aria
Martina: si, soprattutto se stai per sposare il figlio di uno degli imprenditori più importanti della tua città, dove anche il giornale locale scrive di te
Hugo: stai scherzando?
Martina: no, questo giornale aveva avuto l’esclusiva, stava facendo anche la narrazione, ogni settimana scriveva qualcosa
Hugo: allora hai fatto bene ad andartene
Martina: sarà…
Non lo conoscevo ma mi ero aperta ad una persona completamente sconosciuta

 
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view post Posted on 14/10/2012, 09:47
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Mi piaceeeeeeeee mi piaceeeeeeeee come inizio,aggirona presto mary sono curiosaaaa!!!
 
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81serena
view post Posted on 14/10/2012, 17:09




Si si mi piace moltissimo....vai così Mary che vai alla grande
 
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elisabettastellina
view post Posted on 14/10/2012, 21:21




siiiiiii mi piace...aggiorna presto
 
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view post Posted on 16/10/2012, 10:07
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II
Avevamo trascorso una piacevole giornata al mare, chiacchierando, nuotando, Hugo aveva trascorso un paio di ore spiegandomi il surf, ma io avevo preferito nuotare, lui mi aveva fatto compagnia, in quel momento mi aiutava a non pensare, serviva perché era anche un bel vedere. Alla fine optammo di farci una bella nuotata e poi una camminata, durante questa passeggiata non riuscivo a capire perché tutti si giravano, mi guardai ma non avevo niente fuori posto, alla fine mentre eravamo al bar per prendere dell’acqua glielo chiesi
Martina: scusa posso farti una domanda?
Hugo: certo tutto quello che vuoi
Martina: ma non ti sembra che le persone ci osservano?
Hugo: si
Martina: perché?
Hugo: perché io di mestiere faccio l’attore
Martina: aaaa ora si
Hugo: ti sentivi osservata
Martina: si un po’
Hugo: benvenuta nel mio mondo, questo mi succede tutti i giorni
Martina: davvero
Hugo: ma dopo un po’ ci fai l’abitudine, anche se a volte può dar fastidio
Martina: infatti, ti fotografano anche, anche in questo momento
Hugo: dove?
Martina: alle mia spalle, le ragazze fanno finta di usare il telefono, ma ti stanno fotografando
Hugo: come fai a saperlo?
Martina: deformazione professionale sono un’agente di polizia
Hugo: polizia
Martina: si
Hugo: lavoro semplice
Martina: si su per giù, sono una psicologa della polizia, mi occupo di reati sessuali, principalmente
Hugo: lavoro leggero
Martina: più o meno
Hugo: come mai questa scelta?
Martina: durante l’università dovevo scegliere un posto per fare il tirocinio, c’era la polizia ero curiosità, quindi sono andata, ho svolto cinque anni di tirocinio, poi dopo specializzata mi sono ripresentata lì, mi hanno assunto part-time, ho dovuto fare l’addestramento come agente
Hugo: quindi fai anche quello che fanno i normali agenti?
Martina: missioni, inseguimenti, tutto
Hugo: ho interpretato un poliziotto in una serie
Martina: buon per te, ma penso che usavate pistole finte
Hugo: si
Martina: sangue finto
Hugo: si, meglio la finzione che la realtà
Martina: direi, soprattutto quando ti colpiscono
Hugo: ti hanno sparato?
Martina: si, una pallottola di striscio
Hugo: ora stai bene?
Martina: si, una bella cicatrice, che ho coperto con un tatuaggio
Hugo: furbo
Martina: si, dai andiamo che dobbiamo portare l’acqua alle nostre madri
Hugo: le troveremo assetate
Ci incamminammo continuando a parlare, era piacevole chiacchierare con lui, divertente, pronto alla battuta con uno splendido sorriso. Arrivati a sera ci organizzammo per andare a cena in un locale caratteristico della zona, io dovevo riprendermi dalla delusione, ma mia madre doveva rifarsi una vita dopo il divorzio. Ci preparammo per la serata, eravamo in vacanza, quindi abiti leggeri, indossai un vestito corto nero, e tacchi alti
Olivia: vedo che Hugo ha fatto colpo
Martina: scusa
Olivia: sei molto sexy
Martina: ho messo la prima cosa
Olivia: la prima cosa… quella che indossa la divisa quasi tutti i giorni
Martina: si tratta del mio lavoro
Olivia: carino vero
Martina: si…
Olivia: mi fa piacere
Martina: cosa?
Olivia: che ti stai riprendendo
Martina: si, sono stata bene oggi, anche se il pensiero va sempre lì
Olivia: ti serve tempo
Martina: si infatti
Olivia: forza andiamo, non facciamo aspettare troppo Hugo
Martina: smettila
Olivia: dai andiamo



 
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81serena
view post Posted on 16/10/2012, 10:33




Ecco non facciamolo aspettare....che c'è la filaaaaaaaaaa dietro a lui...ahahahhahahaahaha. Bello bello complimenti
 
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hugghina-siempre
view post Posted on 16/10/2012, 12:40




bello mi piace....continua presto :D
 
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view post Posted on 16/10/2012, 22:13
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si siiii mee gustaaaaa,non vedo l'ora di entrare nel vivo della storia!!
 
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elisabettastellina
view post Posted on 17/10/2012, 21:22




bellissimo Mary...mi piace moltissimo questa ff!
 
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view post Posted on 21/10/2012, 16:22
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III
Uscite di casa si recarono al ristorante indicato da Hugo, Martina era agitata nel tragitto si sentiva strana, ma nello stesso tempo si sentiva come se stesse tradendo il suo ex, anche se non sapeva se definirlo proprio ex, perché quando aveva scoperto il tradimento gli aveva urlato di tutto, gli aveva lanciato oggetti addosso, poi era andata via, senza più parlargli. Lui era stato il suo primo e unico fidanzato, era lui che gli faceva provare determinate emozioni, ora non era normale che qualcun altro le dava le stesse sensazioni. Non volle pensarci in quel momento voleva solo godersi la serata. Arrivati al locale lo vide subito, aveva indossato un pantalone leggero e una maglietta che faceva risaltare i muscoli.
Hugo: buona sera
Martina: ciao
Hugo: vi stavo aspettando, mamma e Consuelo con i bimbi sono già dentro, io vi aspettavo mentre fumavo
Linda: che dite entriamo
Tutti: si
Da bravo gentil’ uomo fece entrare prima le donne, poi le seguì, notò soprattutto l’ancheggiare di Martina sui tacchi, arrivati al tavolo le due donne si misero subito vicine, avevano molte cose di cui parlare, Olivia con il marito si misero vicino a Consuelo, entrambe facevano lo stesso lavoro, quindi si scambiavano opinioni, rimasero Hugo e Martina, che si sedettero vicini. Martina iniziò a sfogliare il menù, senza sapere bene cosa scegliere, ogni tanto alzava un po’ gli occhi per vedere cosa faceva Hugo, lui era molto rilassato, ogni tanto si guardava intorno senza un meta ben precisa, poi decise di aiutarla nella scelta
Hugo: ti consiglio il pesce
Martina: scusa
Hugo: da mangiare, Cadice è famosa per il pesce, al forno, fritti, le zuppe, anche la carne la fanno buona, ma io preferisco di gran lunga il pesce
Martina: allora farò così, consigli anche per il dolce
Hugo: direi i alfajor, sono ottimi
Alla fine Hugo aveva ordinato per tutti, la cena passò molto tranquillamente, le loro madri lì intrattennero raccontando aneddoti del loro passato, di quando andavano a scuola, di quando Maria aveva conosciuto il marito, di quando scoprì di essere incinta di Consuelo, di quando la madre di Martina le comunicò che si era innamorata del marito, che l’avrebbe seguito, lasciando la Spagna. Poi se ne uscirono con una frase
Maria: ti ricordi il nostro desiderio
Linda: certo
Hugo: sarebbe
Maria: quello di diventare parenti
Hugo: non vi seguo
Maria: cercare di fare in modo che almeno due dei nostri figli si sposino, così da diventare consuocere
Hugo: mammaaaa
Maria: che male c’è, ma vedendo la situazione direi che rimani tu e Martina
Hugo: quindi
Maria: niente
Il sorriso di Maria e Linda la diceva lunga, per il resto della serata Martina non parlò tanto, anche Hugo non parlò tanto, pensava alle parole della madre, lui non pensava al matrimonio, voleva sposarsi ma non aveva ancora trovato la persona giusta, tranne una volta, dopo una relazione durata un po’, aveva anche comprato l’anello ma alla fine aveva preferito non farlo, quella relazione alla fine era terminata, in maniera amichevole tanto da ritrovare nella sua ex una cara amica, pronto a sostenerlo in qualsiasi momento. Finita la cena fecero due passi, per la città, poi a tarda ora si diedero appuntamento per il giorno dopo, quello sarebbe stato l’ultimo giorno di vacanza per la famiglia di Martina.
Ma il giorno dopo il meteo remò contro di loro, pioveva a dirotto, uno di quegli acquazzoni tipicamente estivi. Optarono per visitare la città, le sue chiese, i suoi monumenti. Martina era silenziosa, triste ma non sapeva il perché
Hugo: un euro per i tuoi pensieri
Martina: scusa
Hugo: sei silenziosa, hai parlato poco
Martina: troppi pensieri mi affollano la mente
Hugo: paura di ritornare
Martina: sono scappata dai problemi, ma ci sono ancora, ora che torno devo affrontarli, sistemarli, decidere
Hugo: cosa
Martina: se sono in grado di recuperare il rapporto
Hugo: vuoi ritornare con lui
Martina: non lo so, sono sempre stata solo con lui, nessun altro, non so che fare
Hugo: noi ci conosciamo da poco, ma se posso darti un consiglio, rifatti una vita, sei una bella ragazza, troverai una persona migliore di lui, che ti meriti, che ti ami
Martina: grazie
Hugo: di niente
Hugo le aveva detto queste parole guardandola dritta negli occhi fisso, prendendole il viso tra le mani, Martina oltre ad ascoltare le sue parole, sentiva anche il calore delle sue mani, Hugo in quel momento era davvero una mano santa per la sua depressione. Trascorsero l’ultima sera a casa di Hugo, li aveva intrattenuti raccontando aneddoti sul suo lavoro, di quello che gli capitava sui set, ecc. La serata finì molto presto, come la mattina arrivò subito, Hugo si propose di accompagnarli all’aeroporto, perché aveva notato che la madre era triste per la partenza dell’amica, si salutarono con affetto, le due donne si scambiarono i numeri di telefono per sentirsi, non volevano di nuovo far passare tanto tempo prima di risentirsi. Martina si girò molte volte prima di giungere ai controlli, ogni volta che si girava vedeva il sorriso di Hugo, pensava alle sue parole, ritornava a casa con un magone, quello di non averlo conosciuto bene.

 
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elisabettastellina
view post Posted on 21/10/2012, 20:55




oh no è andata via.... :(
bellissimoooo Mary aggiorna prestissimo!!
 
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hugghina-siempre
view post Posted on 22/10/2012, 09:03




nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu perchè non è rimasta un altro pò.....uffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
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view post Posted on 22/10/2012, 11:25
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Ehhh che succede ora che lei è partita?,come si rincontreranno ora???
 
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view post Posted on 25/10/2012, 09:50
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IV

Il ritorno a casa di Martina fu difficile, tutte le cose che aveva lasciato in sospeso erano lì che l’aspettavano. Come aprì la porta di casa la prima cosa che vi trovò furono i regali di nozze, erano lì tutti impacchettati, da scartare e sistemare, con i bigliettini scritti da chi l’inviava. Lì lasciò lì e proseguì il suo percorso vide le bomboniere,scappò da lì e corse su per le scale per andare in camera sua, ma lì c’era l’abito da sposa con tutti i suoi accessori, l’abito era appeso all’armadio, e a terra c’erano le valigie con le cose da trasferire. Si sedette sul letto e si guardò intorno, cosa doveva fare? Sposarsi o lasciar perdere tutto, rifarsi una vita come gli aveva consigliato Hugo? Lasciò la camera per andarsi a fare una doccia, doveva pensare davvero bene
Alla fine scelse di annullare il matrimonio in maniera definitiva, diede indietro i regali di nozze, le bomboniere, solo il vestito le rimase perché era fatto su misura su una sua idea, il negozio non l’ho prendeva indietro. Ritornò alla sua solita vita, al suo lavoro, ma senza fidanzato. Ogni tanto aveva qualche notizia di Hugo da parte della madre attraverso le telefonate che si scambiava con la madre di Hugo.
Per fortuna che il suo lavoro le portava via tanto tempo. Durante una perquisizione avevano trovato dei bambini abbandonati, che erano scappati da una comunità di Madrid, era lei a capo dell’indagine, perché parlava spagnolo, perché era una psicologa, perché era un’agente della sezione vittime speciali. Ci volle più di un mese per costruire tutta l’indagine, i bambini erano traumatizzati, difficilmente parlavano, ma Martina era riuscita a costruire il puzzle, per prima cosa si mise in contatto con la polizia di Madrid, per alcune settimane iniziò uno scambiò di telefonate, email, teleconferenze, per scambiarsi le informazioni. Poi un giorno le arrivò la proposta, era sera tardi, era in teleconferenza con l’agente di Madrid che si occupava del caso
Agente: dottoressa perché non viene qui a Madrid
Martina: mi scusi?
Agente: venga a Madrid per un paio di settimane, lavorerà da qui, così capirà bene tutta la situazione
Martina: non so se mi sarà possibile
Agente: domani faccio la richiesta ufficiale, così in un paio di giorni potrà partire
Martina: va bene allora aspetto la convocazione ufficiale
Agente: buona sera dottoressa
Martina: buona sera
Martina ritornò a casa pensierosa, non sapeva se partire, ma almeno da lì poteva lavorarci meglio. Arrivata a casa, trovò la madre al telefono, era al telefono con Maria, oramai si sentivano ogni due o tre giorni, la lasciò al telefono per andarsi a fare una doccia. Finito in bagno andò in cucina per cenare. Parlò alla madre della proposta che le era stata fatta, la mamma ne era felice, sia per il suo lavoro, sia per il suo umore, le propose anche che se il trasferimento veniva accettato poteva chiedere a Maria di ospitarla. Martina non voleva poteva andare in albergo, ma la madre non l’ascoltò.
Il trasferimento fu accettato, doveva partire nel giro di un paio di giorni, la madre le aveva anche trovato il luogo dove andare a stare : A casa di Hugo, le madri si erano messe d’accordo, ma la cosa che non sapeva Martina che la proposta era arrivata direttamente da Hugo, lui viveva da solo, aveva delle camere per gli ospiti, non c’erano problemi per lui. La mattina della partenza arrivò, all’aeroporto prima di partire la madre le diede il numero di Hugo, Martina salì sull’aereo con il pensiero di andare a stare a casa di Hugo, non lo conosceva, ci aveva parlato ma più di tanto non sapeva niente di lui. Arrivata all’aeroporto di Madrid il primo che trovò ad accoglierla fu proprio Hugo con il suo sorriso migliore, le andò incontro le prese la valigia dalle mani e la salutò abbracciandola e baciandola sulle guance
Hugo: benvenuta a Madrid
Martina: grazie
Hugo: fatto buon viaggio?
Martina: si
Hugo: andiamo?
Martina: si
La sua avventura spagnola era appena iniziata.
 
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hugghina-siempre
view post Posted on 25/10/2012, 10:55




siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii saltello per casa felice.....mi piaceeeeee
 
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