| III Uscite di casa si recarono al ristorante indicato da Hugo, Martina era agitata nel tragitto si sentiva strana, ma nello stesso tempo si sentiva come se stesse tradendo il suo ex, anche se non sapeva se definirlo proprio ex, perché quando aveva scoperto il tradimento gli aveva urlato di tutto, gli aveva lanciato oggetti addosso, poi era andata via, senza più parlargli. Lui era stato il suo primo e unico fidanzato, era lui che gli faceva provare determinate emozioni, ora non era normale che qualcun altro le dava le stesse sensazioni. Non volle pensarci in quel momento voleva solo godersi la serata. Arrivati al locale lo vide subito, aveva indossato un pantalone leggero e una maglietta che faceva risaltare i muscoli. Hugo: buona sera Martina: ciao Hugo: vi stavo aspettando, mamma e Consuelo con i bimbi sono già dentro, io vi aspettavo mentre fumavo Linda: che dite entriamo Tutti: si Da bravo gentil’ uomo fece entrare prima le donne, poi le seguì, notò soprattutto l’ancheggiare di Martina sui tacchi, arrivati al tavolo le due donne si misero subito vicine, avevano molte cose di cui parlare, Olivia con il marito si misero vicino a Consuelo, entrambe facevano lo stesso lavoro, quindi si scambiavano opinioni, rimasero Hugo e Martina, che si sedettero vicini. Martina iniziò a sfogliare il menù, senza sapere bene cosa scegliere, ogni tanto alzava un po’ gli occhi per vedere cosa faceva Hugo, lui era molto rilassato, ogni tanto si guardava intorno senza un meta ben precisa, poi decise di aiutarla nella scelta Hugo: ti consiglio il pesce Martina: scusa Hugo: da mangiare, Cadice è famosa per il pesce, al forno, fritti, le zuppe, anche la carne la fanno buona, ma io preferisco di gran lunga il pesce Martina: allora farò così, consigli anche per il dolce Hugo: direi i alfajor, sono ottimi Alla fine Hugo aveva ordinato per tutti, la cena passò molto tranquillamente, le loro madri lì intrattennero raccontando aneddoti del loro passato, di quando andavano a scuola, di quando Maria aveva conosciuto il marito, di quando scoprì di essere incinta di Consuelo, di quando la madre di Martina le comunicò che si era innamorata del marito, che l’avrebbe seguito, lasciando la Spagna. Poi se ne uscirono con una frase Maria: ti ricordi il nostro desiderio Linda: certo Hugo: sarebbe Maria: quello di diventare parenti Hugo: non vi seguo Maria: cercare di fare in modo che almeno due dei nostri figli si sposino, così da diventare consuocere Hugo: mammaaaa Maria: che male c’è, ma vedendo la situazione direi che rimani tu e Martina Hugo: quindi Maria: niente Il sorriso di Maria e Linda la diceva lunga, per il resto della serata Martina non parlò tanto, anche Hugo non parlò tanto, pensava alle parole della madre, lui non pensava al matrimonio, voleva sposarsi ma non aveva ancora trovato la persona giusta, tranne una volta, dopo una relazione durata un po’, aveva anche comprato l’anello ma alla fine aveva preferito non farlo, quella relazione alla fine era terminata, in maniera amichevole tanto da ritrovare nella sua ex una cara amica, pronto a sostenerlo in qualsiasi momento. Finita la cena fecero due passi, per la città, poi a tarda ora si diedero appuntamento per il giorno dopo, quello sarebbe stato l’ultimo giorno di vacanza per la famiglia di Martina. Ma il giorno dopo il meteo remò contro di loro, pioveva a dirotto, uno di quegli acquazzoni tipicamente estivi. Optarono per visitare la città, le sue chiese, i suoi monumenti. Martina era silenziosa, triste ma non sapeva il perché Hugo: un euro per i tuoi pensieri Martina: scusa Hugo: sei silenziosa, hai parlato poco Martina: troppi pensieri mi affollano la mente Hugo: paura di ritornare Martina: sono scappata dai problemi, ma ci sono ancora, ora che torno devo affrontarli, sistemarli, decidere Hugo: cosa Martina: se sono in grado di recuperare il rapporto Hugo: vuoi ritornare con lui Martina: non lo so, sono sempre stata solo con lui, nessun altro, non so che fare Hugo: noi ci conosciamo da poco, ma se posso darti un consiglio, rifatti una vita, sei una bella ragazza, troverai una persona migliore di lui, che ti meriti, che ti ami Martina: grazie Hugo: di niente Hugo le aveva detto queste parole guardandola dritta negli occhi fisso, prendendole il viso tra le mani, Martina oltre ad ascoltare le sue parole, sentiva anche il calore delle sue mani, Hugo in quel momento era davvero una mano santa per la sua depressione. Trascorsero l’ultima sera a casa di Hugo, li aveva intrattenuti raccontando aneddoti sul suo lavoro, di quello che gli capitava sui set, ecc. La serata finì molto presto, come la mattina arrivò subito, Hugo si propose di accompagnarli all’aeroporto, perché aveva notato che la madre era triste per la partenza dell’amica, si salutarono con affetto, le due donne si scambiarono i numeri di telefono per sentirsi, non volevano di nuovo far passare tanto tempo prima di risentirsi. Martina si girò molte volte prima di giungere ai controlli, ogni volta che si girava vedeva il sorriso di Hugo, pensava alle sue parole, ritornava a casa con un magone, quello di non averlo conosciuto bene.
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